
L’inclusione è un concetto etico che si riferisce alla pratica di creare un ambiente che accoglie e rispetta la diversità delle persone. In un contesto etico, l’inclusione implica il riconoscimento e il rispetto dei diritti di ogni individuo, indipendentemente dalle differenze di razza, genere, età, orientamento sessuale, abilità fisiche o mentali, religione, o qualsiasi altra caratteristica che possa rendere una persona unica.
L’inclusione etica promuove un senso di appartenenza, equità e giustizia sociale. Si tratta di creare un contesto in cui ogni persona ha l’opportunità di partecipare pienamente alla società, senza essere discriminata o esclusa. Un approccio etico all’inclusione richiede la consapevolezza delle disuguaglianze esistenti e l’impegno attivo per superare barriere e pregiudizi, lavorando per garantire che tutti abbiano accesso alle stesse opportunità e risorse.
L’obiettivo inclusione è tra quelli di maggiore interesse per il nostro progetto ed implica la promozione dei valori di dignità, rispetto e uguaglianza per tutti, cercando di eliminare le barriere che impediscono la partecipazione piena e paritaria di ogni individuo nella società.
Il divario di genere nel mondo lavorativo stigmatizzato anche dai più recenti dati sul reddito uomo/donna impone un assiduo monitoraggio da parte del governo. Il mancato raggiungimento sull’indipendenza economica da parte della donna la sottopone al rischio di divenire succube di rapporti prevaricatori dai quali risulta difficile se non impossibile svincolarsi.
La L. 162/21 rendendo più stringenti gli obblighi delle imprese e introducendo la certificazione della parità di genere, che le aziende potranno conseguire solo raggiungendo alcuni parametri minimi, potrebbe determinare un clima favorevole all’inserimento lavorativo di donne anche non più giovanissime.
Per il PNRR la parità di genere è una delle priorità in tema di inclusione sociale. Al fine di ridurre il divario di genere, il piano agisce sia con investimenti diretti a favorire l’occupazione femminile, come il “Fondo impresa donna”, sia con altri stanziamenti utili a favorire indirettamente il medesimo obiettivo, quali stanziamenti per gli asili nido e per le scuole dell’infanzia, che mirano a ridurre gli ostacoli alla partecipazione femminile al mercato del lavoro.
Oltre a monitorare l’impatto positivo del PNRR sull’occupazione femminile in Campania, in linea con il “Programma – obiettivo per la promozione dell’occupazione femminile, per il superamento delle disparità salariali e nei percorsi di carriera, per il consolidamento di imprese femminili, per la creazione di progetti integrati in rete” (G.U. n. 175 del 28 luglio 2008 – Comitato nazionale di parità e pari opportunità nel lavoro), l’Osservatorio intende perseguire i seguenti obiettivi:
– promozione dell’accesso delle donne agli ambiti dirigenziali e gestionali, anche attraverso specifici percorsi di formazione manageriale;
– promozione di modifiche all’organizzazione del lavoro, al sistema di valutazione delle prestazioni e al sistema premiante aziendale;
– sostegno alla stipula di contratti per neolaureate e neodiplomate, per disoccupate e donne di età maggiore di 45 anni;
– consolidamento di imprese a titolarità e/o prevalenza femminile negli organi societari;
– individuazione e promozione di misure di conciliazione vita-lavoro, anche per le libere professioniste;
– individuazione e promozione di agevolazioni e accesso al credito per le imprese femminili;
– individuazione e promozione delle misure volte ad incentivare l’assunzione di personale di genere femminile;
– promozione di iniziative volte all’eliminazione del Pay-Gap, al sostegno al reddito delle lavoratrici-madri, all’inserimento di una clausola di condizionalità nei bandi, con quote del 30% di donne nelle assunzioni legate al PNNR;
– iniziative volte all’inserimento nei bandi PNNR di misure premiali per imprese ed enti che certifichino la presenza del 35% di donne.